Legna da ardere: in Italia aumenta la superficie forestale e le richieste

Saper gestire i boschi e utilizzare la legna per riscaldarsi è sempre stato un prezioso e duro lavoro dei nostri nonni, capaci di sfruttarli al meglio, contribuendo a ridurre gli incendi senza impoverire la capacità di riproduzione delle nuove piante.

Oggi la gestione dei boschi è indubbiamente più complessa anche perché sono aumentate di molto le richieste e sempre più persone utilizzano biomassa ottenuta con metodi sostenibili nella produzione e nel taglio.

Con l’attuale crisi e il continuo aumento dei prezzi dei combustibili da riscaldamento anche in Italia siamo tornati all’uso delle stufe e si riaccendono i camini.

Questo cambiamento di rotta ha fatto crescere del 25% le richieste di legna da ardere nel 2013 rispetto all’anno precedente.

Una realtà di questo settore, con oltre 20 anni di esperienza, è l’azienda di Davide Poggiolini nel cuore di Tredozio immerso nella Valle del Tramazzo, specializzata nel taglio e vendita di legna da ardere stagionata (mantenuta sempre al coperto) in Emilia Romagna e Veneto con servizio di consegna gratuita.

Una recente analisi della Coldiretti durante la conferenza stampa del Corpo forestale dello Stato “Evoluzione delle foreste italiane in un Paese che cambia” ci conferma come il nostro paese sia diventato il primo importatore mondiale di legna da ardere con ben 3,8 miliardi di chili di legna da ardere nel corso di tutto il 2013.

Questo ritorno all’uso della legna da ardere è dovuto sopratutto al risparmio in termini economici ma anche al fatto di essere più sostenibile dal punto di vista ambientale.

La riaccensione di camini e stufe nelle vecchie case e alla costruzione nelle nuove abitazioni ha contribuito a questo incremento ma anche la richiesta di tecnologie più innovative nel settore delle stufe e caldaie a legna e/o pellets ha contribuito portando la produzione nazionale di caldaie e stufe oltre al 90% delle domanda sul mercato interno.

Sarebbe molto importante quindi rilanciare la gestione dei boschi per poter raggiungere obiettivi più alti nella fornitura di biomassa ottenuta con metodi ecosostenibili sia nel taglio che nel commercio della legna da ardere.

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