I cuccioli di pastore svizzero bianco: teneri e giocherelloni

cuccioli pastore svizzero - lupi di romagna

I cuccioli di pastore svizzero bianco spiccano per il loro carattere molto equilibrato, sono una razza facilmente addestrabile e per questo motivo possono collaborare con il genere umano.

Tuttavia l’addestramento deve avvenire nei primi 6-7 mesi di vita in quanto i cuccioli di pastore svizzero bianco sono più malleabile e recettivo e l’addestratore riesce più facilmente ad infondergli il giusto imprinting e l’adeguato senso di obbedienza.

Difatti, il ruolo dell’addestratore, in questa fase della vita del pastore svizzero bianco, ha un ruolo fondamentale e determinante per la sua educazione e per far sì che il suo sviluppo sia un giusto e sano equilibrio.

Come è risaputo, il pastore svizzero bianco è un animale già di per se socievole e giocherellone, mansueto e devoto con i membri della famiglia. È un cane facile da condurre e privo di qualsiasi atteggiamento aggressivo.

Nei riguardi degli estranei è riservato ma non timoroso né pauroso. Quando si trova in un ambiente nuovo si adatta con gradualità: inizialmente è circospetto, poi cauto e interessato e, infine, si adegua con garbo alle situazioni.

L’addestratore deve semplicemente relazionarsi con lui in modo autorevole, stimolare la sua socializzazione non solo con le persone, bensì anche con altri suoi simili, garantendo una formazione psicologica positiva.

I cuccioli di pastore svizzero bianco possiedono un temperamento amichevole, tuttavia, il genere incide sul carattere ed, infatti, a detta degli esperti, i maschi rivelano un carattere più testardo e vivace mentre le femmine si dimostrano più tranquille e più recettive all’obbedienza.

Un bravo e scrupoloso addestratore riconosce molto bene la predisposizione e l’indole dei suoi pastori svizzeri bianchi, sa che con l’autorevolezza ottiene il rispetto e l’obbedienza necessari.

Nonostante la natura del pastore svizzero bianco sia incline al gioco e alla curiosità, conoscendo il suo buon carattere esuberante, l’addestratore dovrà essere determinato, ma senza mai usare metodi violenti e l’uso di percosse, perché danneggerebbero il carattere del futuro pastore svizzero adulto.

Parlare del pastore svizzero bianco è come parlare del pastore tedesco bianco. I pastoristi ritengono che il pastore svizzero bianco non sia nei canoni convenzionali.

In realtà, il bianco non veniva gradito durante la seconda guerra mondiale, in quanto i nazisti prediligevano colori scuri, per evitare che nelle missioni notturne con il loro colore bianco compromettessero le missioni stesse.

Quindi, possiamo ben immaginare la fine che, purtroppo, spettava, in quel periodo, ai cuccioli di pastori svizzeri bianchi, considerando che erano una razza indesiderata.

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