Soft skills in azienda, perché è così importante valorizzarle
Al giorno d’oggi, si parla spesso e volentieri di soft skills in ambito aziendale, ma in pochi sanno effettivamente quanto siano importanti. Nello specifico, spesso e volentieri ci si preoccupa troppo poco di valorizzarle in maniera adeguata, ma in realtà è un aspetto vitale di cui tener conto.
Le hard skills si caratterizzano per essere maggiormente verticali rispetto ad un’azienda e, anzi, si riferiscono ad un settore industriale. Nella maggior parte dei casi vengono trasmesse attraverso alcune lezioni e un corso di formazione aziendale. Ad esempio, un hard skill è rappresentata dalla gestione finanziaria di un’azienda.
I corsi per l’insegnamento delle hard skills vengono organizzati anche tramite il web e, in effetti, pure sfruttando il proprio smartphone. D’altra parte, ormai con il proprio device mobile si può fare davvero di tutto, come ad esempio piazzare una scommessa in modo rapido e veloce dopo aver dato un’occhiata alle migliori opinioni su 888casino.
Cosa sono le soft skills
Al contrario, quando si parla di soft skills si fa riferimento ad un insieme di abilità o di caratteristiche che l’individuo ha già di per sé naturalmente e, al massimo, si possono semplicemente affinare. Si tratta di abilità naturali, come ad esempio la capacità di relazionarsi con altri colleghi o persone, la puntualità, la precisione e così via.
Altre volte, invece, si fa riferimento a quelle soft skills che si riferiscono in modo particolare all’ambiente lavorativo e al ruolo specifico che deve essere svolto dal lavoratore. Il principale vantaggio legato alle soft skills è certamente quello che sono decisamente più facili da esportare da un’azienda ad un’altra e, di conseguenza, si caratterizzano per essere cumulabili.
Ad esempio, chi ha una maggiore empatia rispetto ad altre persone, avrà sicuramente delle probabilità maggiori di poter diventare CEO di un’azienda partendo dalla posizione di HR e, di conseguenza, sviluppare maggiormente questa particolare abilità.
La principale problematica che è legata alle soft skills è certamente quella di riuscire a tracciarle tutte e inserirle all’interno di una mappa, utilizzandole a vantaggio sia dei singoli lavoratori che ovviamente complessivamente come azienda. Fino a pochi anni fa, però, non c’è mai stato un approccio sistemico per riuscire a tracciarle in maniera costante e organizzata.
Le soft skills, in realtà, fanno parte della natura umana e non si certo comparse dall’oggi al domani. La sfida principale, è stata quella di fare in modo che potessero emergere, non solamente alla stregua di fenomeno sociale, ma anche come vero e proprio gruppo di abilità che possono essere sfruttate in maniera adeguata pure in ambito aziendale.
Una tematica molto diffusa ormai anche in Italia, ma che dal punto di vista pratico fa ancora una certa fatica a diffondersi in maniera ottimale. Ad ogni modo, è molto importante che in ogni azienda venga portata a termine un’operazione di strutturazione trasversale che permette di individuare e comprendere, di conseguenza pure mappare, le soft skills di ciascuna persona che lavora all’interno dell’azienda stessa.
Nel corso degli ultimi anni sta emergendo una tendenza ben precisa, ovvero quella per cui le soft skills sono fondamentali in modo particolare in ambito manageriale. Infatti, come cacciatore di teste è di estrema importanza riuscire a capire il livello di compatibilità umana del manager all’interno del tessuto aziendale in cui si dovrà integrare.
È altrettanto facile intuire come la natura delle soft skills emerga in tutta la loro tipicità nel momento in cui ci si distacca rispetto a quelle che sono le mansioni di carattere tipicamente operativo e isolato. Oppure, riescono ad emergere nei casi in cui il boss dell’azienda abbia le capacità per percepirle e per valutare il potenziale, ad esempio, di un soft skill quando quest’ultima non è stata ancora espressa, in modo parziale o totale.